Di Camilla Vecchione –
Negli ultimi anni si sta affermando una nuova modalità di interpretazione: quella a distanza. Come suggerisce il nome stesso, in questo caso, l’interprete non si trova nello stesso luogo fisico dei clienti, ma in uno studio di interpretazione o in uno spazio privato e da lì si connette con i beneficiari dell’interpretazione. Questo è possibile attraverso due tipi diversi di connessione: solo audio, o anche video. In base alla tipologia di connessione adottata, quindi, vi rivolgerete a un interprete telefonico o in videoconferenza.
In questo articolo ci concentriamo sull’interpretazione a distanza di tipo “dialogico” o di trattativa, anche se, ormai, è possibile svolgere anche l’interpretazione simultanea a distanza. Siete incerti su cosa vogliano dire questi termini? Ve lo spiego subito.
La modalità dialogica è quella comunemente utilizzata in situazioni di dialogo, appunto, tra due persone che non parlano la stessa lingua ma che hanno bisogno di comunicare. Ognuno di loro parla per qualche secondo o un minuto circa, l’interprete traduce ciò che questo ha detto a beneficio dell’altro parlante che, a questo punto, prende la parola. Così, l’interprete traduce ciò che ha appena detto a beneficio dell’altro, che quindi interviene e così fino alla fine dell’incontro. Si tratta, quindi, di un dialogo mediato da un interprete, un “trialogo”, potremmo dire.
Torniamo adesso all’interpretazione a distanza. Per la modalità telefonica, in cui i due beneficiari dell’interpretazione si trovano nello stesso luogo, basta un semplice telefono cellulare o telefono fisso e il gioco è fatto: si avvia la chiamata con l’interprete tramite linea telefonica et voilà!
Se, invece, i clienti si trovano in luoghi diversi (e ci si deve, quindi, connettere a tre) oppure si vuole beneficiare anche dell’input visivo e, quindi, avviare una videochiamata, i clienti si collegano con l’interprete telefonico da loro precedentemente scelto attraverso una connessione internet, sfruttando, ad esempio, programmi molto diffusi e di semplice utilizzo, come Skype. Vi è, poi, anche la possibilità di contattare interpreti sulle numerose piattaforme specifiche esistenti, sviluppate per diffondere e migliorare l’esperienza dell’interpretazione a distanza. Ne sono un esempio Boostlingo (https://www.boostlingo.com/), e l’italianissima VEASYT (http://veasyt.com/).
Pensiamo ora alle diverse situazioni in cui si può sfruttare l’interpretazione a distanza. Tendenzialmente in tutti gli ambiti in cui può essere richiesto l’intervento di un interprete, quindi l’ambito commerciale, medico, amministrativo e turistico. Per il momento escludiamo l’ambito giuridico, in quanto studi scientifici hanno sottolineato numerosi svantaggi legati all’utilizzo dell’interpretazione a distanza in quest’ambito a causa della delicatezza di molti casi e alla scarsa fiducia che si tende a riporre in un interprete di cui non per forza si conosce l’identità.
Come può risultare intuitivo, l’interpretazione a distanza comporta numerosi vantaggi:
- è possibile collaborare con interpreti che non si trovano nelle immediate vicinanze,
- diventa più semplice reperire interpreti per lingue rare (es. coreano) o combinazioni linguistiche poco usuali nella zona in cui ci si trova (tedesco-svedese),
- si abbattono i costi legati al viaggio e all’alloggio,
- si possono reperire interpreti in qualsiasi momento connettendosi a una delle piattaforme per l’interpretazione a distanza.
Bisogna considerare che esistono, però, anche degli svantaggi che rendono la classica interpretazione in presenza preferibile in alcuni casi:
- si potrebbero presentare dei problemi tecnici al canale audio e a quello video che potrebbero, quindi, inficiare la comunicazione,
- se i clienti si trovano entrambi nello stesso posto dovrebbero disporre di un doppio set di cuffie per poter essere sempre in contatto con l’interprete, senza doversi passare il ricevitore (la modalità in vivavoce è sconsigliata per i possibili rumori di sottofondo e per la vostra privacy!),
- difficoltà estrema nel tradurre a vista documenti che non si possono vedere (né in modalità telefonica, né, nella pratica, in videoconferenza a causa della scarsa nitidezza dell’immagine che non consente di leggere),
- si potrebbe riscontrare una minore immediatezza nella comunicazione, in quanto l’interprete non si trova nello stesso luogo fisico e non condivide il contesto dell’interazione.
Quest’ultimo punto è da tenere sempre in considerazione quando si collabora con un interprete a distanza. Questi, infatti, per la mancanza di un contesto comune e, in modalità telefonica, per l’assenza della componente visiva, potrebbe richiedervi di esplicitare alcune informazioni, chiedere chiarimenti e ripetizioni con maggiore frequenza rispetto a se operasse in presenza, lì vicino a voi. In tal caso non dubitate della professionalità del vostro interprete! Anzi, tenete presente la difficoltà aggiuntiva che comporta essere connessi a distanza con qualcuno, non vederlo o vederlo meno bene che dal vivo, non percepire necessariamente gli impliciti nei suoi messaggi e dover far fronte ai problemi tecnici che si possono presentare.
Collaborate, quindi, con il/la vostro/a interprete e stiate pur certi che, se vi affidate a un professionista, svolgerà per voi un ottimo lavoro, a distanza come in presenza.