Di Federica Cappellone

In Italia siamo ancora lontani dall’andare al cinema e trovare una vasta scelta di film sottotitolati e adattati per persone sorde. Bisogna ricordare che l’inclusione non si sviluppa solo nell’adattamento delle strutture urbane o negli spostamenti ma anche nell’aspetto sociale, culturale e nell’intrattenimento. Infatti, il termine Accessibilità dovrebbe essere utilizzato in tutti i servizi e in tutte le risorse. Per capirci meglio, significa poter fare, tutti, anche le cose più normali, come ad esempio vedere un film o visitare un museo.

Il cinema e i teatri come anche i musei hanno il dovere di essere accessibili ad ogni tipo di disabilità, in quanto l’accessibilità non è un lusso ma un diritto dei cittadini con disabilità. Per quanto riguarda il cinema un passo in avanti è avvenuto nel 2015, quando Il Parlamento Europeo il 28 aprile dello stesso anno ha approvato la risoluzione sul cinema europeo. Tale atto ha delineato l’importanza dell’accessibilità nelle opere cinematografiche tramite l’utilizzo dell’audiodescrizione e della sottotitolazione. Attualmente, vi sono diversi progetti di inclusione e di accessibilità per i cinema italiani realizzati da diverse associazioni.

Uno dei più rilevanti nell’ambito dell’accessibilità cinematografica per le persone con disabilità sensoriale e cognitiva è il progetto Cinemanchìo, realizzato dalle associazioni Consequenze, Torino + Cultura Accessibile Onlus, BlindsightProject Onlus e Red.
Il fine ultimo di questo progetto è di rendere accessibili i film alle persone con disabilità con possibilità di usufruire di servizi di sottotitolazione e di audiodescrizione. Questo progetto è un grande passo avanti ma tanto altro si può ancora fare. Insieme possiamo fare la differenza, possiamo creare un mondo accessibile e uguale per tutti.

Fonti:

https://www.disabili.com/viaggi/articoli-viaggi-a-tempo-libero/cinema-teatri-musei-accessibili-sono-un-diritto

https://www.senato.it/application/xmanager/projects/leg17/attachments/dossier/file_internets/000/001/655/Istituto_Sordi.pdf

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