Di Maddalena Bartolozzi –

In occasione di importanti eventi internazionali come conferenze, seminari, convegni, o trattative commerciali, la presenza di un interprete professionista può garantire una perfetta comunicazione tra persone che parlano di lingue diverse e favorire la riuscita dell’incontro. Tuttavia, capita spesso che il delicatissimo compito di occuparsi dell’interpretazione interlinguistica venga affidato a persone che conoscono una lingua straniera, ma che non necessariamente padroneggiano la terminologia specialistica del settore in questione e non hanno dimestichezza con tecniche interpretative quali la simultanea, la consecutiva, la dialogica e lo chuchotage, di cui si è già parlato negli articoli precedenti (simultanea e chuchotage, dialogica e consecutiva).

Se state organizzando o parteciperete a uno di questi incontri, evitate di incorrere in spiacevoli sorprese e diffidate di chi si improvvisa. Avvaletevi invece del supporto di un esperto competente e qualificato, a misura delle vostre esigenze e in grado di far fluire la comunicazione senza ostacoli.

Come si sceglie un buon interprete?

Un’opzione è senza dubbio quella di rivolgersi a un’agenzia di traduzione e interpretazione, che normalmente si propone di selezionare un interprete, gestire i contatti tra questo e il cliente e consigliare la modalità di interpretazione più adatta all’incontro. Se è vero che questa soluzione risulta essere la più comoda, in quanto vi libera subito da ogni incombenza, non è detto che sia sempre la migliore. Infatti, l’inconveniente in questo caso è che, fino al momento dell’incarico, non saprete quale interprete vi è stato assegnato e se possiede o meno le caratteristiche rispondenti alle vostre necessità. Per questo è importante rivolgersi a un’agenzia affidabile, che opera una selezione accurata dei professionisti con cui collabora, e stare alla larga da agenzie ben meno professionali, che offrono servizi a prezzi stracciati a discapito della qualità.

Per non lasciare nulla al caso e sentirsi più sicuri di essere “in buone mani”, un’altra opzione è quella di contattare autonomamente un interprete freelance, senza intermediari. Tramite una ricerca sul web, potrete facilmente visualizzare i profili di centinaia di interpreti che propongono di offrire i loro servizi come liberi professionisti.

Vediamo ora i principali criteri in base ai quali scegliere il professionista più adatto al vostro evento.

Formazione

Se volete essere sicuri che l’interprete ingaggiato sia un vero professionista, verificate dal suo CV che tipo di formazione ha ricevuto. Se state organizzando una trattativa commerciale, un buon indice di competenza è dato dall’aver seguito corsi di interpretazione di trattativa o dialogica all’università, che vengono spesso erogati da corsi di laurea triennale in Mediazione Linguistica. Se invece state organizzando una conferenza o un convegno, sappiate che chi ha conseguito una laurea magistrale in Interpretazione di Conferenza saprà utilizzare le tecniche adatte a questi contesti (simultanea e consecutiva).

Esperienza

La formazione è sicuramente importante, ma lo è ancora di più la continuità dell’esperienza sul campo. Una persona laureatasi anni fa in interpretazione e che ha avuto solo pochi incarichi occasionali, alternandoli magari a un altro tipo di occupazione, non sarà necessariamente più competente di chi, invece, non ha ricevuto una formazione da interprete ma esercita regolarmente la professione da tempo. Per questo motivo, è fondamentale assicurarsi che il professionista selezionato sia attivo nel mercato e abbia un consistente bagaglio di esperienza nell’ambito dell’interpretazione.

Specializzazione

Una buona strategia è sempre quella di cercare un interprete che abbia già lavorato nello stesso ambito a cui attiene l’incarico che intendete affidargli. Se state pianificando di visitare una fiera sulla pasticceria, probabilmente preferirete assumere un interprete che abbia già avuto esperienze in questo settore, piuttosto che uno specializzato in macchine agricole. È vero che un professionista sa sempre come prepararsi al meglio prima di un incarico in un settore nuovo, ma basarsi sulle esperienze pregresse è un buon metodo per avviare una prima collaborazione con chi non si conosce.

Associazioni di categoria

Far parte di un’associazione di interpreti e traduttori attesta la qualità dell’interprete e lo distingue da chi si improvvisa nella professione. Le principali associazioni di traduttori e interpreti in Italia sono queste:

Sito web/ blog/ social

Avere un sito web aggiornato e professionale, scrivere articoli sull’interpretazione in un blog dedicato e/o essere presenti su social come LinkedIn, Instagram e Facebook con un profilo incentrato sulla propria attività lavorativa sono tutte ottime “vetrine” utilizzate da chi promuove i propri servizi. Spulciare tra queste piattaforme può aiutarvi a capire chi è il professionista che vorreste ingaggiare e come si presenta ai clienti. In questo modo non solo approfondirete il background dell’interprete selezionato, ma vi farete anche un’idea del tipo di comunicazione che questo adotta. Avere un sito curato e accattivante o scrivere in maniera scorrevole e avvincente sono piccoli indizi che potrebbero dirla lunga sulla capacità dell’interprete di trasmettere un messaggio da una lingua all’altra.

Voce e presentazione

Ultimo ma non meno importante aspetto da tenere in considerazione è la capacità dell’interprete di utilizzare la propria voce. Soprattutto nel caso in cui aveste bisogno di un interprete di simultanea, vi vorrete affidare a qualcuno che sia piacevole da ascoltare in cuffia durante molto tempo e che sappia mantenere viva l’attenzione del pubblico. Non sempre è possibile sapere a priori se il professionista che intendete ingaggiare possiede questa qualità, ma ancora una volta potete ricorrere ad alcuni segnali. Innanzi tutto, potete controllare dal CV se l’interprete ha seguito un corso di tecniche di presentazione orale (come avviene per esempio alla SSLTI di Forlì https://www.unibo.it/it/didattica/insegnamenti/insegnamento/2017/336264). Durante questi corsi, si apprende a modulare la voce e utilizzare i vari registri vocali tramite la respirazione diaframmatica, come anche la corretta articolazione e dizione delle parole. In alternativa, qualora il professionista individuato abbia un sito web, controllate se ha una sezione in cui è possibile ascoltare la sua voce: magari potreste sentirlo parlare sia in italiano che nelle altre lingue di lavoro.

Questi sono solo alcuni piccoli accorgimenti, ma possono fare una grande differenza quando si sceglie un interprete. Se li avete trovai utili, non perdete tempo e metteteli in pratica già dal vostro prossimo evento. Buona ricerca!

L’autrice

Mi chiamo Maddalena Bartolozzi e sono un’interprete e traduttrice freelance di madrelingua italiana. Le mie lingue di lavoro sono l’inglese, lo spagnolo e il portoghese. Mi sono laureata in interpretazione alla SLLTI (ex SSLMIT) di Forlì, dopo aver conseguito la laurea triennale in Mediazione Linguistica Interculturale presso la stessa sede. Durante la mia formazione ho svolto un Erasmus + Studio della durata di un anno all’Università di Warwick a Coventry (UK). Ho anche svolto due Erasmus + Mobilità per Tirocinio: uno a Barcellona in un’agenzia di traduzione e interpretazione e uno a Lisbona presso la Camera di Commercio Italiana. Ho esperienze professionali in questi settori: architettura e design, gastronomia, cosmetica, wellness, cinema e sport. In ambito universitario mi sono specializzata anche in turismo, marketing, immigrazione e relazioni sindacali. Amo il mio lavoro e cerco di trasmettere il mio entusiasmo in tutto ciò che faccio. Se aveste bisogno di un servizio di interpretazione o traduzione, non esitate a contattarmi!

Email: maddalena.bartolozzi.mb@gmail.com

Cellulare: +393397149126

LinkedIn: https://www.linkedin.com/in/maddalena-bartolozzi-a04024148/

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